Wikileaks li chiama Spyfiles. Sono centinaia e centinaia di informazioni su un nuovo business: lo spionaggio di massa. Un business che vale miliardi di dollari e che coinvolge migliaia di persone, come rivelano i nuovi 287 documenti di Wikileaks (anche se si aspettano nuove rivelazioni nei prossimi giorni), pubblicati in Italia dall'Espresso.
"Sembra qualcosa uscito da Hollywood", si legge sul sito di Wikileaks, "ma oggi, i sistemi di spionaggio di massa, costruiti dalle aziende occidentali, utilizzati contro gli oppositori politici, sono una realtà". Una realtà, nata a partire dal 11 Settembre del 2011, che parla di un'enorme rete, creata da circa 160 aziende private, volta a catturare migliaia e migliaia di telefonate, email e sms. Questa rete, in totale assenza di regolamentazione, è inoltre incredibilmente redditizia (Wikileaks parla di miliardi di dollari di ricavi annuali).
Tra i vari nodi di questa rete c'è la VASTech, che vende segretamente attrezzatura per registrare chiamate di "interi paesi". Ad essere colpito è anche Facebook che, se infettato, può essere fonte di un'incredibile quantità di informazioni personal
Tuttavia non bisogna pensare che queste aziende vendano prodotti unicamente alle dittature, come l'italiana Area Spa che fornisce al regime siriano sistemi informatizzati per l'intercettazione, ma lo spionaggio di massa avviene anche tra le mura occidentali. Per quanto riguarda l'Italia, per esempio, troviamo ben 7 aziende che vendono servizi per il monitoraggio di Internet, cellulari e GPS. Una addirittura produce trojan per il prelievo di dati personali dal computer. Sorprendente è anche il caso della spagnola Agnitio che produce software per cambiare il contenuto degli sms prima che questi vengano inoltrati.
Wikileaks mette in luce, quindi, una società del Grande Fratello che è molto più vicina di quanto pensassimo.
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